Club della
Memoria

Il progetto ha l’obiettivo di riqualificare in chiave culturale e sociale la Biblioteca Comunale di Andria “G. Ceci” attraverso un'opera di street art dedicata al prof. Michele Palumbo, firmata da Daniele Geniale.

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Il Progetto

Il progetto ha l’obiettivo di riqualificare in chiave culturale e sociale la Biblioteca Comunale di Andria “G. Ceci” attraverso un'opera di street art dedicata al prof. Michele Palumbo, firmata da Daniele Geniale. Prende ispirazione dal nome con cui il prof. Michele Palumbo ha intitolato le rappresentazioni teatrali realizzate dagli studenti delle sue classi e aventi per tema ogni anno un diverso argomento di storia e filosofia: i Club.

Biografia

Michele Palumbo, nato ad Andria nel 1958. È stato docente di Storia e Filosofia. Dapprima presso il liceo classico della sua città “Carlo Troya” e poi ininterrottamente dal 2000 al 2017, anno della sua scomparsa, ha insegnato presso il liceo scientifico “Riccardo Nuzzi” di Andria.

Simboli

Il Panda

Il prof. Michele Palumbo era amato dai suoi studenti e come tutti i soggetti degni d'amore aveva un ridicolo soprannome. Lo chiamavamo Panda per l'aspetto ma anche per la consapevolezza di essere di fronte a uno degli ultimi esemplari a rischio estinzione. Per questo, il Panda occupa nel murales un posto centrale. È posto cioè al centro di un rapporto umano oltre che propriamente formativo – educativo.

Il Pallone

Questo murales parte dal basso, dal campo, dove si coltivano idee e passioni e si creano narrazioni che volano alto e fanno sognare. Pasolini riteneva che il calcio fosse l'ultima rappresentazione sacra del Novecento. Lo credeva anche Michele il quale attorno alle storie di calcio ha costruito relazioni e condiviso visioni rendendo un gioco motivo di vitalità, coesione sociale e scambio con i suoi studenti. Ed ecco il posto centrale affidato al pallone. Il simbolo di una gioia “democratica” che è tale appunto perché condivisa. Tifoso indefesso dell’Inter. È qui anche raffigurato lo stemma della sua squadra del cuore.

Le Carte

l gioco è una cosa seria, un'azione disinteressata e libera. A questo tema Michele Palumbo dedica uno dei Club realizzati con le sue classi del liceo, Il Club del gioco, nel quale si ricorda anche la celebre partita a scopone giocata dal presidente della Repubblica Pertini e dal portiere della nazionale di calcio, Dino Zoff, contro l'allenatore Enzo Bearzot e il calciatore Franco Causio. Una menzione particolare va alle carte da gioco nelle quali si gioca anche coi simboli del potere per scardinarli. Michele amava collezionarle. E alle carte della Rivoluzione francese da cui sparirono i simboli reali dedica un breve, illuminante, saggio. Nelle carte, poi, troviamo tutte le categorie individuate da Caillois nel gioco: la competizione, la fortuna, la maschera, la vertigine.

La Luce

Fare luce nelle tenebre dell'ignoranza, illuminare le coscienze con il sapere. L'illuminismo è il secolo della liberazione dell'uomo dalla superstizione e il trionfo della Ragione. Michele Palumbo ha portato la luce tra i banchi di scuola e tra le righe dei suoi articoli di giornale col suo lavoro quotidiano di lotta per il riconoscimento per la dignità e l'uguaglianza di tutti gli uomini.

Marx

"I filosofi hanno finora soltanto interpretato il mondo in diversi modi; ora si tratta di trasformarlo." Marx per Michele ha rappresentato la necessità di tradurre la speculazione filosofica nella pratica politica, nella partecipazione attiva. L'insegnamento, la scrittura e la sua vita sono stati spesi nella lotta quotidiana per un mondo più giusto, con meno privilegi e più diritti per tutti.

Sapere Aude

Nel 1783 Immanuel Kant scrive la celebre "Risposta alla domanda: che cos'è l'illuminismo?": L'illuminismo è l'uscita dell'essere umano dallo stato di minorità di cui egli stesso è colpevole. Minorità è l'incapacità di servirsi della propria intelligenza senza la guida di un altro. Colpevole è questa minorità, se la sua causa non dipende da un difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di servirsi di essa senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! Questo dunque è il motto dell'illuminismo. L'imperativo latino diventa per Michele l'esortazione a non avere paura di usare la propria ragione e a servirsene per migliorare la propria vita e quella degli altri in uno slancio ottimistico verso il futuro e l'umana capacità di renderlo abitabile. Accogliamo l'invito illuminista che Michele ha diffuso con lezioni, articoli, libri, lotte e col suo esempio di vita, una vita vissuta nel più illuminato dei modi e della cui luce liberatoria ancora beneficiamo.

Dal murales
alla biblioteca

Il murales realizzato dall'artista Daniele Geniale presso il Liceo Ginnasio Statale Carlo Troya è terminato, l'opera è compiuta, ma la memoria di Michele riparte da qui per attraversare la città e giungere nella biblioteca comunale "G. Ceci" di Andria dove sarà inaugurata una sala che porterà il suo nome e conserverà tutta la sua produzione di scrittore, giornalista, professore.

Operazione cofinanziata dall'unione europea a valere sul POR FESR-FSE 2014/2020 della Regione Puglia - Asse VI - Azione 6.7" Interventi per la valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale.